martedì 2 aprile 2013

FIERA DI CAMPODARSEGO, nel bene e nel male.

Lunedì primo aprile mi sono recato alla fiera di primavera di Campodarsego in provincia di Padova. Per fare un giro piacevole tra il mercato straordinariamente allestito per la giornata e curiosare alla “fiera degli uccelli”.

Sicuramente l'evento organizzato dal comune e dalla Pro-loco ha avuto un ottimo successo. Le bancarelle che si snodavano attraverso tutte le vie del centro offrivano ogni sorta di prodotto: tendaggi, giardinaggio, vestiti, bigiotteria e ogni varietà di oggetto, il tutto condito dai banchi con i prodotti alimentari locali e per il pranzo erano presenti molti operatori della ristorazione “mobile”.
Davvero non male per assaporare la vita locale nella sua ricca varietà!

Ahimè però non esiste rosa senza spine.

Poco prima di pranzo mi sono recato alla parte che più mi interessava, la fiera degli uccelli. Costo d'entrata nella zona delimitata 3,0 €, più che onesto devo ammettere. All'interno si trovavano varie bancarelle con prodotti alimentari per animali, piante anche esotiche, abbigliamento ed oggettistica da caccia, giardinaggio e in fine un corridoio di venditori di volatili di quasi ogni specie.
Fin dall'ingresso nel settore ho però avuto una triste sorpresa, a mio giudizio e non solo, visto che ero accompagnato da un dottore in scienze naturali, la maggior parte degli animali era tenuto in condizioni al limite dell'idoneo per la specie in questione e ancor più alcuni esemplari rari e particolari presentavano delle patologie.

Alcune gabbie erano in netto sovraffollamento di volatili tanto che in alcuni casi era evidente una reciproca aggressività che porta gli esemplari ad attaccarsi e competere per il cibo fornito dagli “allevatori”. I contenitori del cibo in alcuni casi erano ricavati da scatolette di tonno o di cibo per animali e l'acqua contenuta era putrida.

Esemplari particolari come un cacatua bianco dal ciuffo giallo che richiedono l'anello e la marchiatura di riconoscimento per l'iscrizione a un registro per animali a rischio (come può essere il CITES) e dal valore commerciale attorno i 1500€, mostrano patologie di stress e maltrattamento da parte dell'allevatore che però espone in bella vista la creatura e alle nostre preoccupate domande ci rassicura che il pappagallo sta “giocando” (vedasi video) con le sbarre e le piume mancanti sono frutto della muta. Facendo poi una visita dell'esposizione degli altri uccelli in vendita da questo allevatore abbiamo notato che ci seguiva da vicino e tentava di ascoltare i nostri commenti.

Non contenti siamo andati oltre facendo il giro completo, che comunque ha mostrato come vi siano anche allevatori che abbiano organizzato in modo ottimale l'esposizione e che offrissero condizioni di vita idonee agli animali i quali vanno apprezzati e presi d'esempio.

Tristemente oltre a pennuti affetti da stereotipie da stress, vi sono anche soggetti metti in gabbie davvero piccole, tipo cinque cocoriti in una gabbia 20cm x 20cm x 30cm, alquanto piccola.



In uscita dall'esposizione abbiamo cercato di segnalare le situazioni limite ed interloquire con le forze dell'ordine presenti, Carabinieri, ma oltre alla preoccupazione da loro esposta in merito alla possibile non conformità della detenzione di certi animali la risposta chiara da loro data è che “non sono l'organo preposto al controllo” aggiungo io, giustamente.

Ci consigliano allora di rivolgerci agli organizzatori, presto fatto. 
Gli organizzatori che troviamo alla cassa dove si acquista il titolo d'ingresso ascoltano le nostre perplessità e alla domanda se fossero state invitate le forze della Guardia Forestale dello Stato a tutelare le condizioni degli animali, la risposta esemplare è stata la seguente: “se venissero probabilmente farebbero obbiezioni ed osservazioni con ogni espositore, quindi credo sia meglio non aver richiesto la loro presenza. Altrimenti, probabilmente, la fiera avrebbe chiuso ancora prima di aprire.”

La loro risposta ci ha lasciato decisamente sbigottiti. Denota un totale disinteresse per le condizioni degli animali.

Tristemente la mia giornata si è conclusa, ma punto positivo è l'aver salvato un pullo da una gabbia sovra affollata, pagandolo in contanti all'allevatore che NON ha rilasciato scontrino.
Spiumino, sano e salvo in una nuova casa accogliente.

Personalmente ritengo che eventi fieristici che riguardano animali dovrebbero essere organizzati con più attenzione e tenendo presente che gli animali hanno anche loro dei diritti e devono poter godere di un certo “benessere” anche per le esposizioni. 
È come organizzare una gara automobilistica senza commissari o senza unità di pronto intervento, come si dice: “non s'ha da fare”.

Grazie per l'attenzione!

lunedì 11 febbraio 2013

Pirelli Scorpion MT 90 A/T

Un argomento che mi è sempre stato a cuore sono gli pneumatici per moto, essendo un motociclista nello spirito è una cosa che trovo molto importante.

Il tipo di gomma in questione è la Pirelli Scorpion MT 90 A/T che ho provato e consumato in più occasioni sulla mia ex KTM 950 ADV, per un totale di circa 60000 km percorsi in 4 anni.

Per chi non è pratico può sembrare un argomento banale parlare di un pneumatico piuttosto di un altro, ma così non è, perché scegliere un paio di "scarpe" che diventano l'unico tuo punto di contatto con la strada è fondamentale e non esiste una scelta univoca.

Le MT90 sono un modello che ha ormai più di 10 anni e presenta varie misure, in origine erano l'unico modello omologato per la KTM950ADV. La versatilità del battistrada scolpito e davvero ampia e non mi ha mai deluso in nessuna condizione "normale"; il vero incubo è stato solo il fango!

Mediamente i chilometri che si percorrono con un treno sono 10000 facendo un misto tra città e lunghi viaggi autostradali, ma il vero divertimento inizia tra i passi montani dove questo pneumatico sfodera qualita da vero sport tourer.
Sulla Kappona di oltre 200kg non ho mai accusato perdite di aderenza sull'asfalto (purché asciutto e in buone condizioni), ci si può fidare tranquillamente anche a pieno carico o in due persone. In caso di bagnato vige la prudenza, ma non tradiscono. L'angolatura dei tasselli è decisa e permette un'ottima governance della moto in piega, la carcassa rigida non cede sotto la coppia della ruota motrice garantendo l'aderenza in uscita di curva e quando si rialza rapidamente la moto.


In fuoristrada si comportano egregiamente, magari abbassando la pressione di un 10% si può avere una trazione davvero ottima! Nei tratti asciutti in terra battuta, su fondi sabbiosi o con pietrisco la guida resta semplice e precisa. La vera sofferenza si incontra quando il pietrisco è molto grosso, dove i tasselli poco scolpiti non riescono a mantenere una buona presa e su fondi fangosi in cui si finisce  inevitabilmente con l'impantanarsi e/o affondare a causa della scarsa capacità "pulente", ma lo scopo multi-stradale è davvero centrato per questo pneumatico!

Il costo medio per un treno di gomme è di 220-250€ che varia anche in base alle misure.

Sicuramente non lascerà deluso il pilota "multi-stradista"!

-Punteggio Performance-
(1=pessimo, 3=nella media, 5=eccellente)
Strada: 5
Fuori strada: 3
Bagnato: 3
Chilometraggio: 5
Prezzo: 3



Incipit


...dopo un po' di tempo che rifletto mi sono deciso a provare quest'esperienza del "blog". Ammetto che sono inesperto e non sono nemmeno in grado di esprimermi in un italiano propriamente corretto, ma spero di farmi capire e interessare le poche persone che leggeranno!

Ci sono molti argomenti dei quali vorrei scrivere, sperando di trovare il tempo per farlo...
Proverò a spaziare dal mondo delle due ruote, ai viaggi da me intrapresi, ai video game che occupano parte del mio tempo libero e chissà forse anche qualche argomento più serio!
Un grazie in anticipo a chi leggerà quello che scrivo!

Filippo